Come raggiungere un “buono stato ambientale” con la Direttiva Strategia Marina?

Scopri come la Direttiva Strategia Marina promuove lo sviluppo sostenibile delle nostre acque marine e raggiungimento di un "buono stato ambientale". Immagine Direttiva Strategia Marina, DALL-E

La Commissione Europea ha presentato la Direttiva Strategia Marina (MSFD) nel 2010 con l’obiettivo di raggiungere un ‘buono stato ambientale’ delle acque marine europee entro il 2021. Secondo la direttiva, i governi nazionali devono sviluppare e attuare strategie nazionali per monitorare e tutelare le acque marine. La MSFD opera con scienziati, gestori e cittadini per ottimizzare l’ecosistema marino.

La direttiva ha istituito diversi strumenti per migliorare la situazione ambientale. Ad esempio, la Carta nazionale marina promuove la gestione a lungo termine del territorio marino, mentre gli indicatori marini offrono informazioni sulla qualità del mare e sulla trasparenza. Allo stesso modo, la MSFD sostiene l’uso sostenibile della pesca. Si spera che questi strumenti contribuiranno al raggiungimento di un ‘buono stato ambientale’ delle nostre acque marine europee entro il 2021.

Quali sono gli strumenti previsti dalla Direttiva Strategia Marina?

Gli strumenti previsti dalla Direttiva Strategia Marina sono stati progettati per garantire la conservazione e la gestione sostenibili delle nostre acque marine europee. La Carta Nazionale Marina è uno strumento importante per la gestione territoriale a lungo termine; aiuta a pianificare lo sviluppo e a identificare le aree protette da eventuali prelievo eccessivi. Gli indicatori marini forniscono informazioni sulla qualità del mare, con trasparenza e accuratezza, e la MSFD promuove l’uso sostenibile della pesca, in modo da assicurare la salute dell’ecosistema marino. Insieme, questi strumenti sono essenziali per raggiungere l’obiettivo di un ‘buono stato ambientale’ entro il 2021.

In che modo la Carta Nazionale Marina può migliorare la gestione del territorio marino?

La Carta Nazionale Marina può migliorare la gestione del territorio marino in vari modi. Promuove lo sviluppo e l’attuazione di una politica marino-costiera territoriale, supportando la pianificazione integrata del litorale. Inoltre, contribuisce a garantire la resilienza e la salvaguardia del patrimonio costiero, evitando l’utilizzo eccessivo o non sostenibile di risorse marine. Inoltre, costituisce uno strumento che può essere utilizzato per gestire le attività agricole e la produzione di energia energetica, sostenendo così la conservazione dell’ecosistema marino. Infine, la Carta può garantire la conservazione della biodiversità, promuovendo attività garantite come ad esempio quella dell’ecoturismo.

Quanto progressivi è stato fatto in direzione del ‘buono stato ambientale’?

Fino ad oggi le azioni intraprese dai governi nazionali per raggiungere un ‘buono stato ambientale’ delle acque europee si sono dimostrate promettenti. La maggior parte dei paesi ha elaborato le proprie strategie nazionali e programmi di attuazione, dove presentano i loro obiettivi e gli indicatori marini. Non poche iniziative di ricerca sono state svolte da scienziati, gruppi di gestione e cittadini per monitorare il mare e assicurare la trasparenza. Inoltre, la Direttiva MSFD sostiene l’uso sostenibile della pesca, l’educazione ambientale e la gestione a lungo termine del territorio marino. Questi sforzi ci incoraggiano a sperare che possiamo raggiungere l’obiettivo del ‘buono stato ambientale’ entro il 2021.

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