La Corte dell’UE ha criticato i divieti sui sacchetti monouso emessi dalla maggior parte degli stati membri, ritenendo che questi non possano essere giustificati unicamente da argomentazioni ambientali. Nelle motivazioni della decisione, la Corte ha sottolineato la necessità di tenere conto di una serie di altri aspetti, esaminando gli impatti sulla qualità dell’aria, l’uso sostenibile dei materiali e l’impatto sulla biodiversità.
Dando seguito alla sentenza, la Commissione Europea ha chiarito che gli stati membri non possono più giustificare esclusivamente la politica ambientale nell’adozione di divieti in tema di sacchetti monouso. La Corte dell’UE ha insistito che la misurazione può essere imposta, poiché è essenziale che i governi tengano conto di tutti gli effetti di tali interventi sul mercato e sull’inquinamento.
Quali sono le critiche della Corte dell’UE riguardo ai divieti sui sacchetti monouso emessi dagli stati membri?
La Corte dell’UE ha criticato i divieti sui sacchetti monouso emessi dalla maggior parte degli stati membri sostenendo che non possano essere giustificati unicamente da argomentazioni ambientali. Sulla base di tale disposizione, afferma che gli stati membri non possano limitarsi ad applicare misure ambientali, ma devono prendere in considerazione gli effetti che tali scelte hanno sull’inquinamento, la qualità dell’aria, l’uso sostenibile dei materiali e l’impatto sulla biodiversità. La Corte ha sostenuto che è importante che i governi valutino l’impatto complessivo di queste misure prima dell’implementazione. Essa insiste sull’importanza di valutare l’impatto sul mercato prima di prendere decisioni che avranno ricadute sulla società. La Commissione Europea ha quindi chiarito che gli stati membri non possono più giustificare esclusivamente la politica ambientale nell’adozione di divieti in tema di sacchetti monouso.
Quali aspetti la Corte ha sottolineato come necessari da considerare nella decisione sui divieti?
In seguito alla sentenza della Corte dell’UE, è stata stabilita la necessità di considerare tutti gli aspetti possibili nella decisione sui divieti sui sacchetti monouso. Tra questi figurano:
• Impatto sulla qualità dell’aria: gli stati membri devono esaminare gli effetti nocivi sull’inquinamento dei sacchetti monouso e quali azioni possono essere prese per ridurli;
• L’uso sostenibile dei materiali: gli stati devono considerare l’impatto ambientale delle materie prime impiegate nella produzione dei sacchetti monouso;
• Impatto sulla biodiversità: i divieti sui sacchetti monouso dovrebbero ricomprendere l’analisi dei loro effetti sulla flora e fauna;
• Impatti sul mercato. Gli stati devono considerare in quali modi il divieto possa avere un impatto sull’economia.
In questo modo, la Corte dell’UE ha sottolineato come la misurazione può essere imposta per assicurare che i divieti siano giustificati da una serie di argomentazioni non limitate esclusivamente all’impatto ambientale.
Cosa ha chiarito la Commissione Europea in seguito alla sentenza della Corte dell’UE?
La Commissione Europea ha chiarito che gli stati membri non possono più unicamente giustificare i divieti sui sacchetti monouso in nome della politica ambientale. Invece, hanno anche l’obbligo di tenere conto in modo diverso di una serie di altri effetti delle loro scelte come l’impatto sulla qualità dell’aria, l’uso sostenibile dei materiali e l’impatto sulla biodiveresità. Tenere conto in modo adeguato e informato di questi fattori è essenziale per prendere la giusta decisione e imporre la misurazione opportuna. D’altro canto, la Corte ha sottolineato che gli stati membri devono considerare anche gli effetti dei divieti sui sacchetti monouso su mercati e inquinamento. La Commissione Europea ha quindi chiarito che gli stati membri devono valutare più fattori rispetto al solo impatto ambientale alla base di potenziali divieti in tema di sacchetti monouso.