Quali sono i Costi Sociali ed Ambientali dello Smaltimento delle Navi Europee in Bangladesh?

Scopri i costi sociali ed ambientali dello smaltimento delle navi europee in Bangladesh: una denuncia di Human Rights Watch mette in luce le tagli su sicurezza, tutele e protezione dell'ambiente da parte del cantiere del Paese asiatico. Immagine Costi Sociali, Ambientali, Smaltimento, DALL-E

I ricercatori di Human Rights Watch hanno dimostrato che lo smaltimento delle navi europee in Bangladesh viola regole fondamentale per la sicurezza, i diritti dei lavoratori e la protezione dell’ambiente. Ciò comporta notevoli costi sociali ed ambientali, in particolare per i lavoratori che recuperano materiale da demolire delle navi in mare, con esposizione a materiali pericolosi. Una indagine condotta nel settembre del 2020 ha rilevato come il cantiere navale failuree a rispettare i codici di condotta e di sicurezza. Inoltre, la mancanza di protezioni ambientali e di controlli rigorosi hanno portato all’inquinamento delle acque e dei versanti marini, come ha reso noto la Guardia Costiera del Paese. Il diritto di chi vive nei dintorni del cantiere navale non può essere ignorato, sopratutto in un contesto in cui la popolazione è prevalentemente garabata e dunque soggetta alla precarietà. Pertanto, è necessario che le emittenti finanziare in modo adeguato interventi volti a garantire la tutela dei diritti fondamentali degli abitanti locali.

Quali sono gli effetti negativi dello smaltimento delle navi europee nel Bangladesh?

Lo smaltimento delle navi europee in Bangladesh ha causato gravi effetti negativi sulla sicurezza, i diritti dei lavoratori, l’ambiente e il benessere della popolazione. I lavoratori dei cantieri navali sono svantaggiati in termini di sicurezza, esposti a materiali pericolosi o all’inquinamento, mentre le leggi della Guardia costiera ungherese sulle protezioni ambientali vengono regolarmente ignorate. I rispettivi fiumi e mari si stanno inquinando a causa dell’assenza di controlli appropriati, portando a una riduzione di sicurezza alimentare, rifiuti difficili da rimuovere sui versanti dei fiumi e scarsa qualità dell’acqua. Inoltre, la mancanza dei diritti fondamentali degli abitanti locali, soprattutto in una comunità dominantemente povera, sottolinea i rischi sociali ed economici presenti in queste aree, a cui si aggiunge un’alta tassazione delle risorse naturali.

Quali sono le principali violazioni dei diritti dei lavoratori da parte del cantiere navale?

I ricercatori di Human Rights watch hanno identificato come principali violazioni dei diritti dei lavoratori all’interno del cantiere navale l’esposizione a sostanze chimiche e inquinanti presenti all’interno delle navi, lavoro a ore eccessive a tariffe di pagamento basse e assenza di dispositivi di sicurezza ambientale. La mancanza di protezioni adeguate accresce inoltre il rischio di infortuni e malattie professionali per lavoratori che non possono contare su piani di salute e previdenza sociale. Inoltre, il pagamento degli stipendi è sovente differito, alimentando in molti casi la soggezione lavorativa verso le compagnie dei cantieri.

Come possono essere tutelati i diritti fondamentali degli abitanti locali?

Per tutelare i diritti fondamentali degli abitanti locali, è necessario che vengano adottate le misure necessarie a prevenire o comunque ridurre le possibili conseguenze negative che possono derivare dallo smaltimento di navi europee nel Bangladesh. Ciò comporta l’attuazione di nuove norme volte a promuovere l’utilizzo di tecnologie avanzate, di controlli regolari sulla qualità delle acque e dei versanti marini da parte della Guardia Costiera, e l’istituto di meccanismi di conservazione ambientale e di verifica sui diritti dei lavoratori. Inoltre, le istituzioni europee devono sostenere l’implementazione di una educazione ambientale della popolazione locale, che possa aumentare la consapevolezza dei potenziali rischi per la salute e la sicurezza. Infine, è importante che tali misure siano accompagnare da sussidi economici per le famiglie che vivono nei dintorni del cantiere, in modo da incentivare la partecipazione attiva alla tutela dell’ambiente e dei diritti fondamentali degli abitanti locali.

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