Quali sono le nuove cifre dell’eco-mafia ambientale?

Scopri le nuove cifre dell'eco-mafia ambientale: 58 delitti diretti ed indiretti censiti da Legambiente nei primi mesi del 2022/2023. Rapporto inquietante. Immagine Eco-mafia ambientale, DALL-E

In un rapporto che si può definire davvero inquietante, Legambiente ha denunciato che tra i primi mesi del 2022 e del 2023 sono stati censiti 58 crimini ambientali commessi da ecogang di eco-mafia. Si tratta di reati diretti ed indiretti perpetrati a danno del nostro territorio e dell’ecosistema che ci circonda. Sono stati registrati casi di devastazione del territorio in diverse regioni, corruzione, riciclaggio di denaro, abbandono di rifiuti industriali e domestici, traffico di animali, pascoli abusivi e traffico di specie esotiche. Un quadro a dir poco allarmante quello emerso, che ci obbliga a prendere in seria considerazione la necessità di una decisa e minuziosa lotta all’ecomafia che minaccia l’ambiente.

Dove si sono verificati questi crimini ambientali?

I crimini ambientali denunciati da Legambiente si sono verificati in diverse regioni d’Italia. Lì la devastazione del territorio, la corruzione, la gestione illecita dei rifiuti industriali e domestici, il traffico di animali, il pascolo abusivo e il traffico di specie esotiche sono stati i principali punti di attacco dell’eco-mafia, che rappresenta una forte minaccia all’ambiente. Tutte le autorità competenti sono chiamate a prendere provvedimenti drastici per mettere fine ai crimini perpetrati dall’ecomafia.

Che tipo di danno hanno arrecato l’ambiente?

I 58 crimini ambientali perpetrati dalle ecogang di eco-mafia hanno arrecato danni enormi all’ambiente. La devastazione del territorio e delle sue risorse naturali, la corruzione, il riciclaggio di denaro, l’abbandono di rifiuti industriali e domestici, il traffico di animali, i pascoli abusivi e il traffico di specie rare, costituiscono un quadro indubbiamente allarmante. In particolare, si sono verificati casi di:
•Devastazione del territorio;
•Corruzione e riciclaggio di denaro;
•Abbandono di rifiuti industriali e domestici;
•Traffico di animali, pascoli abusivi e traffico di specie esotiche.

Che misure si stanno prendendo per contrastare l’ecomafia?

Le autorità stanno reagendo rapidamente al dilagare dell’ecomafia e cercando di adottare misure efficaci per contrastarla. Per questo motivo, sono state adottate misure legislative volte a punire severamente gli autori di crimini ambientali. Inoltre, sono state create le unità di prevenzione dell’ecomafia che hanno il compito di monitorare le aree più vulnerabili e individuare con esattezza i reati commessi. Infine, agenzie finanziarie e organizzazioni ambientali stanno lavorando insieme per porre fine ai finanziamenti illeciti di aziende con bad reputations, che alimentano l’ecomafia.

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